Tab Article
«La pratica della filosofia rappresenta un percorso del riconoscimento in grado di ridonare il mondo e la voce rimasta soffocata e inespressa a causa del dolore, una parola che vivifica e ricostruisce senso insieme agli altri.» Il fine della filosofia va trovato nel suo ritorno all'origine: l'interrogazione radicale sul senso dell'esistenza. Solo così essa può diventare uno strumento prezioso per costruire il nostro personale modo di stare al mondo. Attraverso le dirette voci di alcuni detenuti, Chiara Castiglioni presenta l'esperienza di pratica e consulenza filosofica da lei ideata e condotta con il progetto «Filosofia come cura di sé. Dialoghi dal carcere», realizzato negli istituti penitenziari di Torino, Ferrante Aporti e Lorusso e Cutugno. Il valore profondo della filosofia, che viene dall'autrice prima vissuto e poi teorizzato, consiste nella capacità di ampliare gli orizzonti della nostra visione del mondo, sempre parziale e limitata, attraverso la ricerca costante della «saggezza», qui intesa quale percorso del riconoscimento (di sé e del nostro «essere-nel-mondo») e pratica di umanità costruita sul paradigma del dono, disposizione etica che coltiva la comprensione, l'amore e la solidarietà universale tra gli esseri umani.